Caro lettore, 

voglio dirti che quasi tutte le poesie contenute in questo libro, per il loro ritmo, potrebbero benissimo diventare canzoni.

L’ho sentito così.

Ho immaginato un cielo segnato di versi, come uccelli migratori che seguono le stagioni della vita.

Quando ho aperto la porta della poesia, ho trovato nei primi ventidue un uomo innamorato.

Un uomo che sente con passione.

Senza vergogna di parlare tanto dell’amore come delle delusioni d’amore.

Dell’amore che ti porta a crederti signore dell’universo, ma che non serve a nulla, se manca la persona amata; lo manifesta nella prima poesia “Signore”.

Passa poi al deliziarsi con la sensualità e la bellezza dell’esistenza. Come nella poesia “Vederti nuda”.

L’amore che cura l’anima come in “Navigatore”, o quello di “Quando ho sete”, dove lo scrittore si ubriaca delle acque dell’amata.

Man Mano che ci addentriamo nel libro, l’autore ci descrive il suo posto nel mondo, quel posto che ama follemente e dove la sua anima si sente tranquilla.

Si definisce come “schiavo del silenzio e del rumore delle onde”. Ci permette, da lettori, veder nascere quei versi in quel suo camminare scalzo nella sabbia, col vento che sussurra.

Si può apprezzare come la convivenza con quegli elementi della natura si trasforma in poesia.

Così, dal profondo del cuore, scrive una poesia per Playa Unión (Spiaggia dell’Unione) alla Patagonia e per il fiume Chubut.

 

Autore:

JULIO CESAR DIMOL

Nasce a Paso de Indios Chubut – in Argentina, il 15 luglio 1957.
Cresce a Rawson, Chubut, fin dall'infanzia.
Figlio di Celestina Belcaro e Teibi Dimol.
Suo nonno paterno; un immigrato gallese, sposato con Luisa Pichiñan, nativa Tehuelche.
Nonno materno italiano di Rosarno Calabria, sposato con Amelia Mera, nativa di Chubut.
Fin dalla tenera età, è stato un giocatore di calcio al Club Germinal de Rawson.
Ha avuto molteplici occupazioni: ha fatto un po' di tutto. Venditore ambulante- Collezionista- Macellaio – Autolavaggio – Poliziotto – Direttore aziendale – Istruttore di banca –
Autore di diversi libri: Alcune cose che sento - Come gocce di cielo - Testimonianze - Storie di Pago Chico I e II - Dall'altra parte del mare.
Ha partecipato a 10 antologie nazionali e 7 internazionali.
Le sue opere hanno percorso gran parte del suo paese. E paesi come Cuba - Messico - Colombia - Venezuela - Cile e Francia.
Alcune sue opere sono state tradotte in italiano e nel sistema Braille.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti; Nazionali ed internazionali.
Attualmente è un pensionato bancario e vive a Playa Unión - Rawson, Chubut, sulle rive dell'Oceano Atlantico nella Patagonia argentina.
Spiaggia dell'Unione. Il mare, il rumore delle onde. Psicologo naturale che Dio ha messo a portata di mano.

Voglio rendere omaggio con questo semplice libro.
Allo scrittore calabrese Rosario Belcaro, al quale mi unisce un legame di sangue.


Traduzione:

Valentina Fátima Zardini

Dell´Anima

R$55,56
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voglio dirti che quasi tutte le poesie contenute in questo libro, per il loro ritmo, potrebbero benissimo diventare canzoni.

L’ho sentito così.

Ho immaginato un cielo segnato di versi, come uccelli migratori che seguono le stagioni della vita.

Quando ho aperto la porta della poesia, ho trovato nei primi ventidue un uomo innamorato.

Un uomo che sente con passione.

Senza vergogna di parlare tanto dell’amore come delle delusioni d’amore.

Dell’amore che ti porta a crederti signore dell’universo, ma che non serve a nulla, se manca la persona amata; lo manifesta nella prima poesia “Signore”.

Passa poi al deliziarsi con la sensualità e la bellezza dell’esistenza. Come nella poesia “Vederti nuda”.

L’amore che cura l’anima come in “Navigatore”, o quello di “Quando ho sete”, dove lo scrittore si ubriaca delle acque dell’amata.

Man Mano che ci addentriamo nel libro, l’autore ci descrive il suo posto nel mondo, quel posto che ama follemente e dove la sua anima si sente tranquilla.

Si definisce come “schiavo del silenzio e del rumore delle onde”. Ci permette, da lettori, veder nascere quei versi in quel suo camminare scalzo nella sabbia, col vento che sussurra.

Si può apprezzare come la convivenza con quegli elementi della natura si trasforma in poesia.

Così, dal profondo del cuore, scrive una poesia per Playa Unión (Spiaggia dell’Unione) alla Patagonia e per il fiume Chubut.

 

Autore:

JULIO CESAR DIMOL

Nasce a Paso de Indios Chubut – in Argentina, il 15 luglio 1957.
Cresce a Rawson, Chubut, fin dall'infanzia.
Figlio di Celestina Belcaro e Teibi Dimol.
Suo nonno paterno; un immigrato gallese, sposato con Luisa Pichiñan, nativa Tehuelche.
Nonno materno italiano di Rosarno Calabria, sposato con Amelia Mera, nativa di Chubut.
Fin dalla tenera età, è stato un giocatore di calcio al Club Germinal de Rawson.
Ha avuto molteplici occupazioni: ha fatto un po' di tutto. Venditore ambulante- Collezionista- Macellaio – Autolavaggio – Poliziotto – Direttore aziendale – Istruttore di banca –
Autore di diversi libri: Alcune cose che sento - Come gocce di cielo - Testimonianze - Storie di Pago Chico I e II - Dall'altra parte del mare.
Ha partecipato a 10 antologie nazionali e 7 internazionali.
Le sue opere hanno percorso gran parte del suo paese. E paesi come Cuba - Messico - Colombia - Venezuela - Cile e Francia.
Alcune sue opere sono state tradotte in italiano e nel sistema Braille.
Ha ricevuto premi e riconoscimenti; Nazionali ed internazionali.
Attualmente è un pensionato bancario e vive a Playa Unión - Rawson, Chubut, sulle rive dell'Oceano Atlantico nella Patagonia argentina.
Spiaggia dell'Unione. Il mare, il rumore delle onde. Psicologo naturale che Dio ha messo a portata di mano.

Voglio rendere omaggio con questo semplice libro.
Allo scrittore calabrese Rosario Belcaro, al quale mi unisce un legame di sangue.


Traduzione:

Valentina Fátima Zardini